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Posts Tagged ‘ ictus ’

Lo Specifico Motorio del Paziente Emiplegico

Lo Specifico Motorio del Paziente Emiplegico

Scarica l'articolo in formato PDF Un’analisi delle dinamiche patologiche dell’ictus deve cominciare da ciò che viene comunemente chiamata spasticità. Nonostante in molte realtà riabilitative esso venga tuttora utilizzato, si è scelto di non mettere questo termine nel titolo dell’articolo, poichè numerosi studi e l’evoluzione delle ricerche neurofisiologiche hanno dimostrato che questo è un termine che in verità risulta fuorviante per spiegare i meccanismi patologici che avvengono in un paziente che ha subito un ictus. Classicamente la spasticità viene definita come “un disordine motorio caratterizzato da un aumento velocità dipendente nei riflessi tonici di stiramento (tono muscolare) con riflessi tendinei esagerati, risultante...

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L’Ictus Cerebrale

12 maggio 2011
By , in L'Ictus
L’Ictus Cerebrale

Scarica l'articolo in formato PDF Ictus è la parola più comunemente usata per indicare lesioni che si manifestano nei delicati tessuti del cervello. È una parola latina che significa letteralmente “Colpo”. Anche la parola utlizzata dagli inglesi per questa patologia, “Stroke”, ha la medesima traduzione e lo stesso si dica per il termine “Apoplessia” o “Colpo Apoplettico”  talvolta utilizzato e derivante dal greco. Colpo dà l’impressione di una cosa improvvisa e debilitante ed infatti è proprio questo che emerge dalle descrizioni dei malati del momento in cui sopravviene l’ictus. Ma che cosa è un Ictus? La definizione data dall’Organizzazione Mondiale della...

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La Diaschisi

11 aprile 2011
By , in L'Ictus
La Diaschisi

La diaschisi è una diminuzione del metabolismo e del flusso sanguigno dei neuroni di strutture nervose distanti dalla sede dell’ictus ma in comunicazione con essa. È una inibizione delle cellule neuronali che si verifica immediatamente dopo la lesione ed ha significato protettivo sia per quelle stesse cellule sia per la sede ove è avvenuta la lesione. La diaschisi recede più facilmente utilizzando stimoli deboli ed essendo un fenomeno che si realizza a livello sinaptico essa recede prima dai circuiti più semplici con poche sinapsi.

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